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Juventus, terra di mille culture. Mai nella propria storia il club bianconero si era affidato, nella consueta lotta verso la totalità delle vette raggiungibili, a uomini provenienti da così tante nazioni diverse. 

MELTING POT - Sono 12 i paesi rappresentati nella rosa a disposizione di Massimiliano Allegri, in attesa dell'ufficialità dell'acquisto di Tomas Rincon, capitano del Venezuela (che diventerebbe così il numero 13). Si va dal blocco italiano dei vari Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli, Marchisio, Sturaro e Rugani, all'Argentina di Higuain e Dybala, per poi passare alla Francia di Evra e al Brasile di Neto, Hernanes, Alex Sandro e Dani Alves. Senza dimenticare la Svizzera (Lichtsteiner), la Colombia (Cuadrado), la Bosnia ed Erzegovina (Pjanic), la Germania (Khedira), il Marocco (Benatia), il Gabon (Lemina), il Ghana (Asamoah) e la Croazia rappresentata da Mandzukic e Pjaca. 

NUOVI INNESTI - Rincon, come ricordato, aggiungerebbe alla lista il calore della Republica Bolivariana de Venezuela. Ma non è tutto: se nei prossimi giorni dovesse concretizzarsi l'arrivo di Axel Witsel, i paesi dell'esercito bianconero salirebbero a quota 14. Il centrocampista diventerebbe in questo caso il primo belga della storia del club, rendendo ancora più impressionante questo "record di bandiere". Il tempo passa anche per la famigerata Ital-Juve: più che di tricolore, sarebbe più corretto parlare di una squadra multicolore.


@mcarapex