Inter-Verona, la moviola dei giornali
GAZZETTA DELLO SPORT - L’1-1 del Verona è regolare: Magnani e Arnautovic si tengono vicendevolmente, l’austriaco va a terra ma è contrasto nei limiti che non macchia il pareggio di Henry. Al 92’34”, angolo-Inter dal quale nascerà il 2-1: mentre Magnani spazza l’area di testa, Bastoni (senza contesa della palla) “mira” e si libera in maniera antisportiva di Duda, gomito alto e colpo più di avambraccio che prende il veronese ad altezza collo. Fabbri ha gli occhi sul pallone, l’azione prosegue con Dimarco che la mette in area, deviazione di Folorunsho (non una giocata, per cui l’azione offensiva non cambia “padrone”), traversa di Bastoni (attivo nell’azione), palla che resta in possesso-Inter, gol. Fabbri attende: ma, sbagliando, Nasca resta silente. Doveva segnalare, aprire l’”ofr” e il gol era da annullare: con giallo a Bastoni. Sul colpo da rigore di Darmian, invece, Nasca c’è. E quel rigore di Henry non è da ripetere: c’è sì il movimento anticipato di Sommer ma è rigore sbagliato e non parato.
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U n vero peccato per Michael Fabbri, che nelle ultime apparizioni. aveva smaltito la delusione per la mancata riconferma come internazionale, ma a San Siro fornisce una brutta prestazione, e non solo nel finale. L’episodio nell’occhio del ciclone è la gomitata di Bastoni su Duda nell’azione del gol di Frattesi. Il difensore interista si disinteressa del pallone e va dritto sull’uomo, commettendo un fallo chiaro. L’arbitro aveva una visuale aperta, e avrebbe potuto fischiare già dal campo, anche se non era facile. Malissimo invece il VAR Nasca che sarebbe dovuto intervenire chiamando l’arbitro al monitor e facendo annullare il gol, visto che il fallo era nell’APP (Attacking Possession Phase). La sanzione più giusta per Bastoni sarebbe stato il giallo: dalle immagini sembra non ci sia violenza nel suo gesto e che non lo prenda al viso. Corretta invece l’assegnazione del penalty per fallo di Darmian su Magnani. In questi casi conta chi arriva prima sul pallone, ed è il gialloblù. Darmian, anticipato, colpisce solo il piede dell’avversario. Fabbri aveva intrapreso un trend all’insegna dell’empatia coi calciatori, ma a Milano fa un passo indietro. Non ammonisce Barella che dopo un fischio scaglia il pallone fuori e sorvola anche sui due interisti che esultano in faccia a Henry dopo il rigore.
CORRIERE DELLO SPORT - Rocchi, da qualche tempo, tiene un paio di arbitri in preallarme dopo aver dato le designazioni. Diciamo le “riserve”, una per l’area centro-Nord, una per quella centro-Sud, la “squadra d’emergenza”. Quando gli è arrivata l’indisponibilità di Piccinini, e avrà chiesto - come nei film - «chi abbiamo di riserva?», fossimo stati in lui alla risposta ci saremmo messi le mani nei capelli. Fabbri non ha mai brillato, da qualche tempo però è - se possibile - peggiorato. Non c’è partita (da arbitro, vedi Lazio-Torino, o da VAR, basta ricordare Sassuolo-Juve e Genoa-Juve) che non lo veda coinvolto. E allora, l’Episodio, con la maiuscola: il gol di Frattesi (regolare la sua posizione, lo tiene in gioco Coppola, in offside non punibile Sanchez) andava annullato perché in APP (Attacking Possession Phase) c’è un evidente fallo di Bastoni su Duda (che quest’ultimo non fa nulla per dissimulare). Che sia l’APP è certificato, ci sono solo rimpalli, salvataggi (save), una traversa e il pallone non cambia mai possesso. Un errore, come ha spiegato il coordinatore dei rapporti con le società, Riccardo Pinzani, presente a San Siro con l’OT (Organo Tecnico) della CAN, Tonolini, ai dirigenti del Verona (ma non tutti hanno avuto la pazienza di aspettare le spiegazioni), presenti pure l'ad dell'Inter, Marotta, e l'addetto agli arbitri nerazzurro Schenone. Il responsabile è Fabbri: nonostante una posizione in campo ottimale, pur seguendo il pallone che usciva dall’area, non ha avuto la lucidità di controllare Bastoni e Duda che già sulla battuta dell’angolo stavano bisticciando. L’altro colpevole non è il maggiordomo ma Nasca, che al VAR non ha ritenuto di dover intervenire: come si faccia a giustificare una sbracciata (o gomitata?) di Bastoni che punta l’uomo, lo guarda e poi lo colpisce, pur senza violenza, è un mistero. Nasca era al VAR in Juve-Verona e fece annullare due reti a Kean, la prima per fuorigioco, la seconda per una sbracciata al volto dello stesso Kean a Faraoni. E quella sera perdonò Gatti che colpì Djuric. Al di là dell’inevitabile stop, possibile che a fine stagione vada a casa: è qualcosa più di un’impressione. Ultima riflessione: nel caso di fallo, giallo o rosso? Siamo più per la prima ipotesi, è vero che Bastoni guarda Duda e lo punta, ma il suo non sembra un gesto violento.