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Lautaro Martinez, attaccante dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica.

JUVE PIU' FORTE DELL'INTER? - "Sono molto forti, ma abbiamo imparato a non fare paragoni. Il riferimento siamo sempre noi stessi. La nostra forza è la mentalità, l’hanno dimostrata i compagni chiamati a sostituire gli infortunati: non avevano giocato molto, ma erano pronti ed è il segno che il gruppo c’è".

SU ICARDI - " Siamo amici, ci sentiamo. Quando sono arrivato a Milano non mi ha dato una mano, me ne ha date due perché io mi ambientassi. Non conoscevo nemmeno la lingua. Mauro è contento dei miei successi. Anche quando eravamo compagni si dava da fare perché io giocassi al meglio quando ne avevo l’occasione, è il suo modo di essere".

SU MESSI - "Messi per noi argentini è importante come lo è stato Maradona. È una cosa che va oltre il calcio. È il migliore al mondo, giocare con lui in nazionale è un privilegio. È generoso, mi indica i movimenti, mi insegna a trovare spazi che apparentemente non esistono. Mio padre Mario spera che io possa essere allenato da Guardiola? Io sogno di giocare i Mondiali. Sarebbe bellissimo aiutare Messi a vincere la Coppa del mondo, ci è arrivato molto vicino e ha sfiorato la Copa America giocando tre finali. Sarebbe una cosa grandissima per tutta l’Argentina".

SU CONTE - "Conte mi aiuta a migliorare. Mi ha concesso i minuti di cui un giocatore ha bisogno. Si fida di me e io mi sento sicuro. Abbiamo imparato a conoscerci in fretta, mi sembra incredibile che siano passati solo cinque mesi. La cosa che più apprezzo in lui è la passione per il calcio. È profonda, contagiosa. I suoi allenamenti sono durissimi! Allena con intensità, dà importanza alla preparazione fisica. È indispensabile quando giochi cinque partite in due settimane. Conte mi ha detto una bella frase a Barcellona: parole preziose, che non dimentico e che voglio custodire perché ci sono cose che sono solo mie. Gliene sarò sempre grato".