Calhanoglu pesca un Dimarco che senza timore si butta in avanti a pieni polmoni. Il paragone che si può fare, invece, è con quello che succede nella ripresa. La Juventus va a caccia del pari, Kenan Yildiz per due volte prende palla poco dopo la metà campo e prova a far alzare la squadra. Guarda a sinistra, così come ha fatto l’amico e connazionale interista, e la sua linea di passaggio sarebbe anche più semplice; ma invece di un compagno che si getta in avanti, vede un Kostic che arranca e a piccoli passi si muove poco oltre la linea del pallone. È a quel punto che, per due volte, Yildiz inizia a sbracciare, segnalando eloquentemente la mancanza di movimento e di linee di passaggio che possano far male alla difesa interista.
Pochi secondi, un gesto: tanto basta per descrivere tutto quello che è mancato alla Juventus contro l'Inter, dall’atteggiamento alle idee.