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Oltre le rivalità è possibile apprezzare i bei gesti tecnici dei calciatori. Come il lancio di Hakan Calhanoglu per Dimarco, una verticalizzazione tagliata e precisa al millimetro che pesca l’esterno sul binario di sinistro. Giocata che in queste ore è diventata virale sul web e che in molti, già dalla tarda serata di ieri, usano per fare un confronto con la Juventus, in particolare con Manuel Locatelli. Ci sarebbe da aggiungere che, qualche frame più tardi, un’altra giocata da campione la fa Bremer, ma al di là di ciò, proviamo ad analizzare il tutto sotto un altro punto di vista.
 
Calhanoglu pesca un Dimarco che senza timore si butta in avanti a pieni polmoni. Il paragone che si può fare, invece, è con quello che succede nella ripresa. La Juventus va a caccia del pari, Kenan Yildiz per due volte prende palla poco dopo la metà campo e prova a far alzare la squadra. Guarda a sinistra, così come ha fatto l’amico e connazionale interista, e la sua linea di passaggio sarebbe anche più semplice; ma invece di un compagno che si getta in avanti, vede un Kostic che arranca e a piccoli passi si muove poco oltre la linea del pallone. È a quel punto che, per due volte, Yildiz inizia a sbracciare, segnalando eloquentemente la mancanza di movimento e di linee di passaggio che possano far male alla difesa interista.
 
Pochi secondi, un gesto: tanto basta per descrivere tutto quello che è mancato alla Juventus contro l'Inter, dall’atteggiamento alle idee.