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Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, parla alla vigilia di Inter-Juve.

COME L'ANDATA - "Sempre Inter-Juve. Una bellissima partita, una semifinale di ritorno di coppa, entrambe le squadre si giocheranno la finale. Dovrà essere una bellissima serata di calcio, di sport. Speriamo di andare in finale, faremo il possibile".

VLAHOVIC OUT - "Sulla formazione, in difesa devo decidere. Gioca Perin. Ho scritto Vlahovic, ma durante l'allenamento ha avuto una distorsione alla caviglia, domani da valutare ma difficilmente sarà della partita".

MIRETTI - "Stanno tutti abbastanza bene. Dopo un periodo di appannamento, Miretti, ma è normale - è un 2003 e ha già fatto più di trenta partite - sta tornando in una buona condizione. Così come Iling, che a Lecce si era fatto male. Mi sembra di nuovo centrato. Ma fa parte di un percorso di crescita di questi ragazzi più giovani". 

POGBA - "Sta meglio, domani potrà fare un pezzetto di partita"

INCERTEZZA - "Dobbiamo prepararci con totale serenità e voglia di rivalsa, per raggiungere un obiettivo importante come la finale di Coppa Italia. Se saremo bravi e fortunati riusciremo, altrimenti faremo gli applausi all'Inter. Ma in questa parte le gare sono decisive. Veniamo da 4 sconfitte nelle ultime 5 partite, bisogna riprendere il cammino. Abbiamo una gara difficile col Bologna, abbiamo punti di vantaggio. Da dopodomani metteremo la testa dal campionato, l'obiettivo è arrivare tra le prime quattro come minimo. E cercare di arrivare secondi perché ci garantirebbe l'accesso alla Supercoppa dell'anno prossimo".

'LA GENTE NON SI RENDE CONTO' - "Landucci e Spalletti? Bisogna continuare a pensare a lavorare sul campo. Comportarsi come abbiamo sempre fatto, per gli atteggiamenti nei confronti di quello che è al di fuori del campo, non parlo di robe di tribunale ma di robe sportive. Comunque le lamentele non portano da nessuna parte. Nei miei 5 anni alla Juve, prima 3 e 2 anni ora, forse, magari c'è stata una lamentela. Ma credo di no. Fa parte del mio modo di pensare e di conseguenza tutti quelli che lavorano alla Juve, a livello tecnico, bisogna che continuino così su questo andamento, comportamento. Perché? Perché non dobbiamo avere dispendio di energia, tanto le lamentele non portano punti, bisogna accettare nel bene e nel male quello che succede. Bisogna essere arrabbiati perché domenica abbiamo lasciato un punto sul campo. Il gol è responsabilità nostra e bisogna assolutamente migliorare".

FUTURO - "Ha già deciso di rimanere al 100%? Io ho un contratto di due anni, sono un privilegiato alla Juventus. Lavorare 7 anni alla Juve sia per poche persone, sono uno di quelle e mi sento un privilegiato. Poi nell'arco della vita ci sono difficoltà, momenti in cui le cose non vanno bene, bisogna affrontarle con le spalle larghe, con serenità, avendo chiare nella progettazione del futuro. Quando faccio parte di una società sono un aziendalista, non ho solo responsabilità tecnica ma mi sento anche la responsabilità di aggiungere valore ai giocatori. Pensiamo a finire bene il campionato, cercare di arrivare secondi che non è facile, arrivare nelle due finali e non è facile. Le gare decisive possono non andare bene e va accettato. Bisogna avere obiettivi chiari per la prossima stagione, siamo nell'ultimo mese e mezzo e la Juve deve programmare il futuro con tutta la voglia di migliorare. Sapendo che la Juve dovrà tornare a vincere. Se ci riusciremo l'anno prossimo non lo so, ma metteremo tutto l'impegno possibile. Sono stati fatti passi in avanti, sono arrivati risultati dal lavoro del settore giovanile, con la seconda squadra e qui siamo all'avanguardia. L'unica in Italia ad avere la seconda squadra. Credo sia una delle poche squadre ad avere due centri sportivi, la squadra femminile. Credo che siano stati 10 anni importanti, come racconta la storia. Poi è normale che occorra stare zitti, a parte che serve farlo sempre quando si vince e si perde, ma è una roba nostra. E continuare a lavorare con serietà. Come stiamo facendo. Questo è il succo del discorso".

RACCOMANDAZIONE - "Stanno bene tutti. Raccomandazioni? Bisogna continuare a comportarsi bene, se abbiamo sbagliato alzandoci dalla panchina, cercheremo di evitare anche questo perché il nostro deve essere un comportamento esemplare. Su questo bisogna migliorare quel poco che c'è da migliorare. Domani è una partita bella, quanto accaduto all'andata deve restare lì. Sono state prese decisioni. La Juventus ha preso 171 persone nello stadio prese, in uno stadio all'avanguardia, con una quantità infinita di telecamere. Due giorni dopo sono stati presi due che hanno avuto un comportamento non idoneo. Poi 171. Il lavoro è ottimo, credo sia anche un esempio da perseguire. Su questo sono contento. Domani deve essere una partita serena, bella, agonisticamente e calcisticamente forte e spero che tutto vada liscio. Ma deve andare liscio, è una partita di calcio".

TENERE IL RISULTATO - "Tutti gli anni lavoriamo per i trofei. L'anno scorso ci è sfuggita la Coppa Italia, cercheremo di andare di nuovo in fondo in coppa e abbiamo la possibilità dell'Europa League. Stiamo facendo un buon lavoro, sono stati inseriti tanti giovani. Oddio, vedendo quanto deciso, uno di 22 anni da ora in avanti si potrà chiamare di nuovo giovane... Ma fa parte dell'Italia, se va bene a loro va bene a tutti, ma non lamentiamoci se chiamiamo giovani un ragazzo di 22 anni. Credo che ci siano tante cose da sistemare. Ma per sistemarle bisogna decidere, e non lo fanno mai. Quindi va bene così. Concentrazione? La responsabilità è nostra, come a Sassuolo. Sono piccole disattenzioni che fanno vincere o perdere una partita. Come dico io, se non la vinci in 93 minuti, non puoi e devi perderle. E invece siamo stati disattenti". 

CHIESA O MILIK - "Domattina vedrò. Milik ha fatto una buona partita. Se ha recuperato, potrebbe giocare".

KEAN OUT - "Kean è fuori sicuro, me lo sono dimenticato. Speriamo di riaverlo in una decina di giorni. Domani mattina decido. Tridente? Tra Milik, Chiesa e Di Maria possono giocarne due. Ma la partita è lunga e ho bisogno di cambi". 

VALORE DI MARIA - "E' venuto un po' a mancare? Mi aspetto quanto fatto finora, è importante e su cui ci appoggiamo. Straordinario per le giocate. L'ha dimostrato anche nella mezz'ora in cui ha giocato. Non ha bisogno di 90 minuti. Gli basta mezz'ora per decidere". 

FINALI DI COPPE - "Cosa rappresenterebbe arrivarci? Sarebbe il raggiungimento di obiettivi. Un passo alla volta, domani è la Coppa Italia. Faremo il possibile per arrivarci, se non ci arriveremo saranno bravi gli altri. Pensiamo a sistemare queste robe qui, preso gol al 93' da Inter e Napoli. Queste robe qui vanno sistemate. Poi vediamo. Bisogna continuare la corsa in campionato dove non siamo riusciti a scollinare i 60 punti, ne abbiamo 59 e abbiamo Roma e Milan a tre punti in classifica, quarti. Dobbiamo arrivare tra le prime quattro con la possibilità di arrivare secondi, così da giocare la Supercoppa. Bisogna fare questo. E facciamo il possibile. Non possiamo fare l'impossibile, con serietà e lavoro".