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Sta tutta in 3 minuti e 52 secondi: il tempo trascorso tra il gol di Kostic e il fischio di Chiffi che indica il centrocampo e convalida la rete. Sta tutta lì la vittoria della Juventus, sta tutta lì la frustrazione dell’Inter e le polemiche che si sono trascinate in questi giorni. In mezzo, il delirio. A raccontare e mostrare tutti i retroscena di quei 3 minuti e 52 secondi è Dazn cn il suo format “Bordocam”.
 
BARELLA – Il centrocampista interista è il primo a lamentarsi, ancor prima del gol. Oggetto delle proteste è il secondo presunto tocco di braccio di Vlahovic, tocco che poi viene contestato dal resto della truppa nerazzurra. Nessuno, in campo, fa il minimo riferimento al presunto tocco di Rabiot, il primo a finire nel mirino della moviola, nelle ore che seguono il fischio finale. Mentre la Juve esulta, dunque, Barella tranquillizza i compagni: “E’ mano”, certo che il gol sarebbe stato annullato. Una volta convalidato il gol, le proteste di Barella continuano e Chiffi gli dice, porgendogli il fischietto: “Allora fai tu”.
 
BREMER – Il centrale brasiliano si accorge delle proteste e dei giocatori che accerchiano Chiffi. In quel momento chiama il suo capitano, Danilo, affinché faccia valere le ragioni dei bianconeri. Intanto Acerbi, indicando bordocampo, urla: “L’hanno visto tutti là”. Fuori dalla mischia, invece, Adrien Rabiot è più perplesso: “Cosa c’è? E’ fuorigioco?”.
 
GLI ALLENATORI – Sulla panchina nerazzurra Inzaghi si accoda a Barella e comincia a urlare verso il campo: “E’ mano”. Poco più tardi, rivolgendosi a Vlahovic: “E’ mano netta”. Anche sulla panchina bianconera si rivede l’episodio e i calciatori rimangono dubbiosi. Allegri, invece, sereno si mette a ridere, con lo staff e con alcuni presenti in tribuna. Prima della convalida e dell’esplosione di gioia.