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Erano ben 500 i tifosi dell'Inter che oggi si sono ritrovati fuori dalla Pinetina per accompagnare l'uscita del pullman della squadra, in partenza per Torino dove sta per arrivare in un hotel del centro città. In tempi normali non sarebbe un problema, in questi giorni lo è, specialmente alla luce delle nuove disposizioni del Governo per limitare l'epidemia di Coronavirus in Italia e in una Regione, la Lombardia, con terapie intensive in allarme. Non l'idea del secolo.



QUI TORINO - Intorno alle 19, a Torino è arrivato Beppe Marotta. Praticamente in incognito. Berretto di lana abbassato, mani in tasca e volto nascosto dal colletto del cappotto: senza farsi notare, l'amministratore delegato nerazzurro è entrato all'interno dell'albergo che ospita i nerazzurri e si è trattenuti nella hall con alcuni amici e clienti della stessa struttura, sorseggiando un drink e discutendo animatamente (senza rispettare così tanto il protocollo di sicurezza...). 
  LA SQUADRA - Alle ore 20, ecco la squadra nerazzurra. Da Eriksen a Lukaku (il più acclamato insieme a Lautaro Martinez), i nerazzurri hanno dispensato sorrisi e saluti. Niente autografi, chiaramente: le ultime disposizioni lo vietano. Attimi sicuramente più particolari per Antonio Conte: l'allenatore è stato richiamato a gran voce da un tifoso, che più volte l'ha definito 'Traditore' (leggi qui)