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Passano i giorni, il mercato si avvicina alla chiusura e la situazione di Sami Khedira è ancora in stand by. Il centrocampista tedesco sembra destinato a rimanere ancora i bianconeri, le ipotesi Everton e Stoccarda sono tramontate a causa delle richieste del giocatore, che non vuole perdere un solo euro dei 6 milioni che guadagna a Torino, e la scelta della Juve di non darlo in prestito. 

DESAPARECIDO - Il contratto di Khedira è in scadenza a giugno, e se dovesse rimanere in bianconero - salvo colpi di scena last minute sembra questo il suo destino - passerà anche la seconda parte di stagione in tribuna. Non è certo una situazione ideale per un giocatore che tra poco più di due mesi compirà 34 anni e si sta giocando le ultime chance della sua carriera. Giocando per modo di dire, perché l'ultima partita di Khedira con la Juve è del 12 giugno 2020, semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan.

NON C'E' SPAZIO - Andrea Pirlo era stato chiaro fin dall'inzio con il tedesco: non fa parte del nuovo progetto della Juve e gliel'ha sempre detto. Concetto ribadito più volte anche dalla società, che ha provato a proporgli la risoluzione del contratto ma il giocatore non ne ha voluto sapere. Voleva giocarsi tutte le sue carte, ma finora si è sempre e solo allenato alla Continassa insieme al resto del gruppo. Del resto nel centrocampo bianconero ora non c'è spazio, le gerarchie sono già definitive e in mezzo al campo c'è un intoccabile: Weston McKennie.

I CONSIGLI A MCKENNIE - All'americano è bastata mezza stagione per convincere tutti e spingere la Juventus ad anticipare il riscatto, la dirigenza ci sta lavorando ma dietro all'esplosione di McKennie potrebbe esserci anche la mano di Khedira. Il tedesco infatti dà sempre molti consigli all'ex Schalke, spiegandogli come inserirsi tra le linee per colpire. Quasi un passaggio di consegne in casa bianconera, dove Khedira è ancora uno di casa.