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Le parole del fisioterapista della Juve Alessandro Gatta nel documentario dedicato al recupero dall'infortunio di Federico Chiesa (QUI IL RACCONTO DELL'ESTERNO).

DOPO L’OPERAZIONE – “Federico dopo l’operazione pensava di aver fatto il passo più grande. Ho cercato di spiegargli che ci sono altri momenti salienti, il primo tra tutti è togliere le stampelle”. 

SOFFERENZA – “Federico in alcuni momenti ha avuto bisogno di tanto sostegno, in altri mi ha stupito per la sua forza di volontà nel reagire alla sofferenza o a esercizi dolorosi”.

FORZA MENTALE – “Nel recupero fa il 70%, bisogna andare avanti, giorno dopo giorno, mettersi in gioco e superare la paura dell’ignoto che si presenta ogni giorno”.

CORRERE – “Vederlo correre è un tripudio di emozioni, vengono le risposte. Capiamo se abbiamo lavorato in modo corretto e appropriato”.

SCARPA DA CALCIO – “Ultimo step della riabilitazione, si deve stare attenti perché dà sollecitazioni a gamba e ginocchio diverse rispetto alla scarpa da ginnastica”.

RICORDO – “Ricordo l’infortunio, sono corso da te. Abbiamo fatto 300 metri insieme e mi hai messo la mano sulla spalla passando sotto la curva degli juventini, io non dimenticherò mai quel momento”.