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Il presidente della Fifa Gianni Infantino ha commentato all'Equipe la SuperLega: "Non solo inaccettabile, ma semplicemente inimmaginabile. Io non sono qui per salvare i grandi club o i grandi campionati, ma per pensare al bene di tutto il sistema calcio! È compito delle istituzioni nazionali, poi dell'Uefa e quindi della Fifa, prendere le decisioni opportune. Io, anche nelle situazioni più delicate, sono per il dialogo e non per i conflitti. Dobbiamo evitare di parlare di guerra quando parliamo di calcio e quando il mondo soffre per una pandemia senza precedenti."

CEFERIN - "Un leader ha il dovere di chiedersi perché siamo arrivati a questo punto. Alcune azioni devono avere delle conseguenze e tutti devono assumersi le proprie responsabilità, ma bisogna sempre stare attenti quando si parla di sanzioni, col rischio di castigare tutte quelle società, giocatori, allenatori o tifosi che non c'entrano niente."

CAMBIARE LE COSE - "Dobbiamo creare un calcio migliore e più sano. Dovremo essere preparati ad affrontare sfide come questa pandemia senza correre il rischio di collassare. Confidiamo nell'introduzione di salary cap o tetti ai trasferimenti, ma anche un limite al numero di giocatori per squadra e un numero massimo di partite che i top club potranno disputare in un anno. Meno quantità e più qualità dovrebbe essere il nostro motto. A livello nazionale, meno squadre e l'idea dei playoff potrebbero rendere le competizioni più interessanti".