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Sono tanti i medici e infermieri che in questo periodo stanno combattendo la battaglia contro il coronavirus al fianco dei propri idoli calcistici. In che modo? Basta un pennarello, un nome e numero di maglia sul retro del camice, e così scendono in campo con una forza in più. Un gesto che strappa un sorriso ad ogni appassionato di calcio e ai giocatori stessi, che a volte ricambiano l’omaggio. È il caso di Verdiana Cirillo, infermiera in un reparto Covid di una clinica privata a Milano, che si è presentata in corsia con Paulo Dybala, postando un video su Twitter con la sua tipica esultanza, la Dybala Mask. A sorpresa, la risposta della Joya: “Oggi sono io a tifare per te”. Verdiana ci ha raccontato il suo stupore, toccando anche altri argomenti, dalla Fase 2 alla sua fede juventina.

Che emozione le ha suscitato e che carica le ha dato il messaggio di Dybala?
“È stato un colpo! Non me lo sarei mai aspettata. L’avevo fatto così per gioco, non mi aspettavo che lo vedesse e tantomeno che mi rispondesse! Mi ha dato una grande carica, sono sincera, anche perché da lì mi hanno scritto in migliaia per ringraziarmi del lavoro che faccio, vado a lavoro con un’energia diversa”.

Come sta procedendo la situazione negli ospedali? I numeri sembrano confortanti…
“Siamo ancora ad un livello di criticità elevato, ci vogliono settimane affinché un paziente riesca a debellare il virus quindi, è vero che i numeri sono confortanti, ma ci vorrà ancora qualche mese per tornare alla normalità”.

Come sarà la Fase 2? Quali saranno le maggiori difficoltà che ogni cittadino dovrà affrontare per tornare ad una semi-normalità?
“Nella Fase 2 sarà assolutamente necessario continuare a seguire le medesime raccomandazioni della Fase 1. Dovremo resistere e continuare ad utilizzare dispositivi di protezione, limitare gli spostamenti e gli assembramenti, altrimenti non sarà difficile tornare nuovamente ad una Fase 1”.

Parlando di calcio, è realistica una ripresa degli allenamenti dal 4 maggio o poco più tardi per poi riprendere il campionato a giugno?
“Il 4 maggio è una data davvero molto vicina. Io ho delle perplessità sulla ripresa degli allenamenti di gruppo. Affinché siano possibili credo sia necessario che i giocatori abbiano degli spostamenti limitati e controllati. Stessa cosa per tutto lo staff intorno, fisioterapisti, medici, magazzinieri, personale amministrativo ecc. Ovvio che tutti vorremmo che il campionato riprenda al più presto, ma la sicurezza deve prevalere su tutto”.

Tornando alla sua fede bianconera, come e quando è nata? E poi perché Dybala, cosa le piace maggiormente di questo giocatore? È il suo preferito o ce ne sono altri?
“La mia fede è nata da piccola, intorno ai 6 anni, e grazie a mio zio. Ahimè ho due genitori interisti. In tutta sincerità, il mio giocatore preferito è Chiellini, ho scelto Dybala per mia nonna, che è innamorata persa di lui, sapevo che l’avrebbe resa felice”.

È mai stata a Torino allo Stadium?
“Sì, sono stata allo Stadium tantissime volte, in generale avrò visto più di 15 partite, contro Inter, Milan, Roma, Lazio, Lione, Barcellona, l’ultima però è stata a San Siro contro il Milan in Coppa Italia, poco prima che iniziasse tutto questo inferno. Faccio ancora parte del club della mia città, Chieti, con il quale io e mio zio siamo partiti in trasferta tantissime volte”.

È fiduciosa per la lotta Scudetto? L’operato di Sarri le pare soddisfacente fino a questo momento?
“Sono sempre fiduciosa per la lotta allo Scudetto, ho tantissima fiducia soprattutto nella società. Per quanto riguarda Sarri non voglio ancora esprimere un giudizio, vorrei vedere prima come sarà il nostro percorso in Champions League”.

Tutti si augurano il ritorno del calcio, la Serie A manca a e ancor di più vedere esultare i propri giocatori del cuore. Il percorso della Juventus di Sarri in Champions è un cammino che desta curiosità, il suo epilogo potrebbe essere ad agosto come sta progettando la Uefa. Ora, però, la partita più importante da vincere è un’altra, e non si gioca negli stadi, ma nelle corsie degli ospedali.