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L'inchiesta della Procura di Torino nei confronti della Juventus e dei suoi vertici prosegue. L'accusa è di falso in bilancio, ma il lavoro dei pm si è spostato nel corso delle settimane dal caso plusvalenze agli stipendi e alle scritture private relative all'accordo di marzo 2020. Filtra moderata soddisfazione a proposito di materiale ritenuto interessante dopo il blitz effettuato dalla Guardia di Finanza nella giornata di mercoledì all'interno di diversi noti studi legali di Torino, Milano e Roma. Intanto, come scrive calciomercato.com, è cominciato un nuovo giro di audizioni, con Paulo Dybala si inaugura il ciclo di calciatori che verranno ascoltati dai pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello: l'argentino è arrivato alle 15 ed è andato via alle 18, verbale secretato e massimo riserbo su quanto possa essere emerso dall'incontro. Il primo e non l'ultimo, nei prossimi giorni verranno convocati anche altri calciatori di primo piano, magari al termine della sosta per le nazionali, di sicuro con Dybala è solo nata una nuova fase di questa inchiesta che con ogni probabilità verrà prorogata.

COSA E' SUCCESSO - Il tema è quello emerso in questi giorni: le «due manovre» di stipendi. La prima riguarda il bilancio 2019/2020, secondo i pm, non si sarebbe trattato di una vera e propria «rinuncia» (con effetto positivo di circa 90 milioni) ma solo del «differimento di 3 delle 4 mensilità in questione indipendentemente dalla ripresa dell'attività», consentendo di registrare una riduzione dei costi a bilancio ma omettendo la contestuale posizione debitoria (di circa 67 milioni). Parecchi dubbi sull'esercizio 2020/2021 e tutti gli accordi individuali stipulati con scritture private integrative che solo in parte sono stati individuati dai pm tra quelli depositati in Lega. Anche a causa di quella «prassi da parte del club di custodire alcuni documenti riservati all'esterno della sede per poi destinarli alla distruzione una volta esaurita la funzione di garanzia». Tra questi c'è anche la «famosa carta di Ronaldo»? Non è da escludere che tra i prossimi calciatori convocati in qualità di testimoni possa esserci CR7 o il suo agente Jorge Mendes.