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E ora l'inchiesta si allarga. Come racconta il Corriere dello Sport, ieri è arrivata la richiesta da parte di Chiné, procuratore federale della FIGC, di essere messo a conoscenza dei nuovi atti prodotti dai pm torinesi, in precedenza non gli erano stati trasmessi. 

DI COSA SI PARLA - Si tratta ad esempio delle intercettazioni tecniche e ambientali, la mossa era nell'aria dopo la chiusura delle indagini di lunedì scorso. Ora la Procura Federale vuole capire se, alla luce di nuove prove, ci possano essere le condizioni per chiedere la revisione della decisione definitiva pronunciata a maggio dalla corte di appello. La prima sentenza era stata di proscioglimento nei confronti delle 11 società e 59 dirigenti deferiti. 

SUL PIANO GIUDIZIARIO - Questi sono anche i giorni più delicati dal punto di vista giudiziario: restano 16 gli indagati, tra cui il presidente bianconero Andrea Agnelli, lo stesso Pavel Nedved e l'AD Arrivabene. Tra i vari capi d'accusa, i principali restano quelli di falso in bilancio e false comunicazioni al mercato. Sotto la lente di ingrandimento ancora le presunte plusvalenze fittizie, tesi in questo caso rafforzata dalle intercettazioni ambientali e telefoniche secondo i pm. In questo momento si registrano le memorie difensive, si attendono sviluppi tra novembre e dicembre.