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Gli inquirenti stanno richiedendo alla Juventus di mettere a disposizione i bilanci degli ultimi anni a causa di sospette manipolazioni contabili. L'inchiesta, aperta per falso in bilancio, potrebbe portare a nuovi sviluppi processuali, compresa la possibilità di ampliare le accuse. La Procura di Torino ha già iniziato a esaminare l'inchiesta, ma mancava ancora la documentazione relativa ai bilanci approvati il 30 giugno 2022. Il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e il suo sostituto Lorenzo Del Giudice cercano di individuare eventuali altre irregolarità, inclusa la falsa comunicazione al mercato. L'indagine è di competenza dei magistrati romani in quanto la società si è rivolta alla piattaforma Sdir con sede nella capitale, autorizzata dalla Consob.

CELERITA' - Come racconta il Corriere della Sera, i magistrati hanno assicurato ai legali della Juventus che agiranno con la massima celerità. Gli avvocati del club si sono incontrati con il pm Del Giudice mercoledì pomeriggio, e altri incontri sono programmati, incluso uno il prossimo 20 dicembre. Questa procedura, apparentemente inusuale, è stata concordata in risposta alla richiesta dei difensori della Juventus di limitare le conseguenze sulla gestione della società. L'avvocato Nicola Apa delo studio Olivo, presente all'incontro con Del Giudice, si è dichiarato "parzialmente sollevato".

ANCHE ROMA E LAZIO - Anche Roma e Lazio sono sotto indagine da parte del nucleo Pef della Finanza per presunti giochi contabili, con gli anni critici compresi tra il 2017 e il 2021. La Juventus ha rilasciato una breve nota sulla consegna del materiale agli investigatori coordinati dai pm romani, sottolineando che la società non è indagata direttamente e che le indagini sembrano riguardare le stesse questioni esaminate nell'inchiesta a Torino. La prossima mossa spetterà alla Finanza, che presto depositerà la sua informativa.