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La relazione conclusiva della Procura della Federcalcio è di oltre 250 pagine: alla base, le richieste fatte nel corso del processo sportivo contro la Juventus, altri dieci club per presunte plusvalenze fittizie. Qui le richieste per Agnelli, Nedved, Arrivabene, Cherubini e l'allora capo dell'area tecnica Fabio Paratici, ma a queste richieste andrà aggiunta anche quella nei confronti del club: 800mila euro di multa. 

L'IPOTESI DI ACCUSA - Tutti rischiano l'inibizione, ossia il divieto di accesso agli spogliatoi e ai locali annessi in occasione delle partite, l'impossibilità sostanzialmente di rappresentare il club. Per la Juve ci sono 45 pagine di studi, che portano a una conclusione precisa: "A fronte di cessioni dei diritti alla prestazioni di 19 calciatori per 90.307.499 euro, la Juventus ha contabilizzato plusvalenze sottoposte a verifica per 80.851.670 euro". Per l'accusa, le plusvalenze sono pari a circa 60 milioni di euro, le cifre complessive - che avrebbero pesato sul patrimonio netto per 111,6 milioni di euro, secondo la Procura -, non hanno avuto un vero impatto sulla possibilità del club di iscriversi o meno al campionato oppure di rispettare gli altri paletti. Per questo si parla solo di illecito amministrativo e dunque di una possibile sanzione. 

LA POSIZIONE DELLA JUVE - La società di revisione Ey, in relazione all'acquisto e cessione di calciatori, scriveva così: "Alcuni contratti di cessione (o acquisto) possono essere effettuati antecedentemente alla campagna acquisti estiva, con il rischio che vengano rilevate registrazioni contabili (in particolar modo plusvalenze) sui calciatori, normalmente di importo rilevante, con errata competenza (...) laddove è più probabile (...) un certo grado di giudizio da parte del management sulla base dell’interpretazione (...) data alle clausole contrattuali". Per concludere, il revisore identificava "tale rischio come di frode relativa ai ricavi», anche perché il management «può essere portato ad adottare interpretazioni particolarmente favorevoli al fine di migliorare la situazione economico patrimoniale". Lo riporta il Corriere Torino.