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Indagini anche a Roma. Come riferisce l'edizione capitolina de La Repubblica, i pm di Piazzale Clodio guidati dal sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta hanno ricevuto nei giorni scorsi gli atti prodotti dai colleghi di Torino e stanno rivolgendo la loro attenzione sullo scambio che nel giugno 2019 portò Leonardo Spinazzola a trasferirsi nel club giallorosso e Luca Pellegrini a passare dalla Roma alla Juventus. Un affare che ha permesso ad entrambe le società di registrare delle plusvalenze nei rispettivi bilanci - Spinazzola venduto a 29.5 milioni, Pellegrini acquistato dalla Juve per 22 - ma che a questo punto pongono il focus anche sul comportamento della dirigenza della Roma, che all'epoca dei fatti risultava ancora quotata in Borsa.

L'INTERCETTAZIONE - Ma l'operazione per i magistrati di Torino e Roma desta sospetto in virtù dell'intercettazione raccolta dai militari della Guardia di Finanza il 22 luglio 2021 e che ha come protagonisti l'attuale responsabile dell'area tecnica della Juve Federico Cherubini - all'epoca braccio destro di Fabio Paratici - e l'ex direttore finanziario Stefano Bertola. "È stato il mio oggetto di discussione con Fabio tante volte, perché io dicevo...è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal Presidente, diciamo che non si può fa. Fermiamo questa emorragia... cioè, hai attivato una modalità lecita ma l'hai spinta troppo, perché poi hai creato". Bertola replica: "Un fuori giri!" e Cherubini ribatte e conferma, "hai fatto un fuori giri! È una coda lunghissima...e che ti ha portato a fare delle operazioni...che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare... Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!".

CHERUBINI - Interrogato dagli inquirenti, Cherubini ha fornito una chiave di lettura differente delle sue parole, spiegando che le espressioni "modalità lecita (l'uso di plusvalenze, ndr) spinta troppo" e "fuori giri" in riferimento alla macchina Juve avevano una valenza di natura tecnica. Ossia che Paratici temeva fortemente che Spinazzola potesse incorrere in un infortunio. Su tutto questo il lavoro della Procura di Roma - coinvolta dopo quelle di Genova, Bergamo, Bologna, che hanno ricevuto gli atti di Torino per fare luce sulla presunta esistenza di un sistema di plusvalenze incrociate create ad arte - è solamente all'inizio, considerando la mole di materiale arrivato dai colleghi piemontesi.