SKY O... - «No, prima Sky era la casa del calcio, adesso ci sono tante case diverse e non nego che un certo spaesamento lo avverta. Quel viaggio fantastico purtroppo si è interrotto, ho visto tanti conduttori e amici trasferirsi altrove, faccio a tutti un grande in bocca al lupo anche se spero che un giorno si possano ritrovare di nuovo a Sky».
DONNE - «L’importante è che non sia una scelta motivata da una moda o dal politicamente corretto. Io non ne ho mai fatto una questione di genere e non credo ci sia bisogno delle quote rosa. Se ci sono professioniste brave allora è giusto che abbiano spazio, altrimenti non è un premio per le donne, anzi».
DILETTA E GIORGIA ROSSI - «Nel nuovo panorama Diletta Leotta è riuscita a diventare un marchio. Dazn si identifica con lei in questo momento, è riuscita ad imporre un’immagine vincendo la sua personale scommessa. A me poi piace tantissimo Giorgia Rossi: l’ho seguita durante il Mondiale del 2018 e ho subito pensato: “Questa ragazza ha i numeri”».
IN TV - «Mi sembra ci sia un buonismo generalizzato che personalmente mi annoia. Un tempo non era richiesto, anzi, ora invece l’approccio anche verso gli intervistati è più morbido. Allo stesso tempo però trovo insopportabile chi vuole per forza essere fastidioso e fare polemica: quando c’è da rendere merito si fa, così come quando c’è da andare giù duri, no?».