ANEDDOTO - "Ci conosciamo da oltre 20 anni. Frederico ha iniziato nelle giovanili dello Sporting con il giovane Cristiano Ronaldo, un po’ come è successo a me con Del Piero, che ho conosciuto per la prima volta nella Primavera della Juventus. Se penso a Varandas, mi vengono in mente soprattutto le riunioni alla Uefa con i medici degli altri club di Champions. Nei primi anni duemila abbiamo iniziato a costruire assieme a Frederico e ad altri colleghi europei quello che, a distanza di più di venti anni, per l’Uefa e per tutte le squadre è un tesoro inestimabile di dati a livello di infortuni e prevenzione".
PRESIDENTE - "Sono sincero: venti anni fa non me lo sarei aspettato. Però, allo stesso tempo, sono contento per Frederico che, oltre a essere un medico competente, ha sempre avuto lo Sporting nel cuore. Lui sì che è una vera bandiera. Parliamo di una persona piacevole e di compagnia, mai supponente, ma anche di un professionista di notevole spessore. Frederico, oltre che nello Sporting, ha sempre svolto il ruolo di medico anche nell’ospedale militare di Lisbona. E nel periodo peggiore del Covid, nonostante la carica di presidente dello Sporting, è tornato in corsia per fronteggiare l’emergenza sanitaria".