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Rapporti tesi, prima, rapporti inesistenti, ora. Emergono alcuni retroscena sul caso dei fratelli Pogba, che vede Paul come vittima di minacce ed estorsioni da parte del fratello Mathias e di alcuni vecchi conoscenti. Emergono nuovi particolari, ma soprattutto fatti avvenuti in un passato non troppo lontano, che ora si fanno più significativi. Già nell’estate 2016, oltre che in quella attuale, la Procura indagò sui conti di Paul: "un'inchiesta della Procura di Torino — archiviata — in cui emergevano i rapporti tesi (e ora presuntamente molesti) tra i fratelli Pogba, Mathias e Paul, detonati in questi ultimi giorni, tra social, denunce e nuove indagini", scrive il Corriere della Sera. Accertamenti di natura contabile sul centrocampista francese per presunte irregolarità fiscali, delle quali non era stata trovata alcuna prova. Ecco, nel corso degli atti di indagine - si legge sul Corriere - era spuntata anche la figura di Mathias e, anche, alcuni rapporti tra i due fratelli, non sempre lineari. Quali? Un esempio è dato dalle parole di Jean-Marc Ettori, presidente del Tours, squadra in cui Mathias giocò nella stagione 2018-19 che a Le Figaro aveva raccontato: «All’epoca ci fu proposto di prendere Mathias, ma all’inizio rifiutammo. Poi però il clan Pogba ci fece una controproposta. Ci dissero che lo stipendio a Mathias l’avrebbe pagato Paul. E in più, lo stesso Paul sarebbe venuto a giocare un’amichevole e a vedere un paio di volte il fratello a Tours. Soldi che non sono mai stati versati». Un totale di circa 80 mila euro per un caso piuttosto singolare.

Fatti passati, che raccontano un rapporto particolare. Fatti che ci ricollegano all'inchiesta di oggi, aperta dalla Procura con Paul come parte offesa, dopo aver presentato denuncia per estorsione. La prima a Parigi — 100mila euro consegnati sotto la minaccia delle armi, stando ai racconti — la seconda tentata fuori dal centro sportivo della Continassa a metà luglio. In quel caso - si legge ancora - "due persone avevano chiesto di vederlo, ma erano state respinte dalla security. Un tentativo dietro al quale — secondo la denuncia — ci sarebbe sempre Mathias (che nega)".