SUI SOCIAL – A conti fatti, quello di Chiesa è stato il colpo più importante degli ultimi giorni di mercato, ma anche in assoluto se non è l'operazione regina della serie A poco ci manca. Eppure già dalla scorsa estate, sui social è nato e poi cresciuto un movimento di tifosi bianconeri che Chiesa, senza troppi giri di parole, non lo avrebbero voluto. Meglio investire quei soldi su altri profili, uno dei più gettonati è stato a lungo Houssem Aouar per esempio, le alternative sognate dai tifosi non sono mancate in tante altre zone del campo. Il perché poi è spesso soggettivo, la brutta prestazione con la Polonia, la prima da giocatore della Juve seppur con la maglia della Nazionale, ha riproposto un tema mai realmente passato di moda. Questa è la missione di Chiesa nell'immediato: riconquistare il cuore dei tifosi viola non sarà possibile, fare in modo che lo scetticismo del popolo bianconero si trasformi in entusiasmo è invece ciò che deve rendere realtà.
L'INSEGUIMENTO – D'altronde a non aver mai avuto dubbi è stato Fabio Paratici. Che avrebbe voluto mettere Chiesa già a disposizione di Maurizio Sarri, riuscendoci solo ora con Andrea Pirlo. Per riuscirci ha pure lavorato per individuare una formula che complessivamente costerà alla Juve tra i 50 e i 60 milioni, pagabili in cinque anni, andando a crescere: 3 milioni subito per il primo anno di prestito, 7 milioni la prossima stagione, poi le tre rate per il riscatto di 40 milioni più 10 di bonus. Meglio di così forse non si poteva fare, considerando però già oggi Chiesa un top player. La Juve ne è convinta, gli juventini non ancora.