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E’ un altro Ronaldo. Decisivo e affamato come sempre, ma con nuove missioni. Una su tutte: essere leader e modello da emulare anche per i compagni. Non più solo idolo dei giovani in tutto il mondo, ma anche modello diretto, più altruista e meno al centro delle attenzioni. Il terzo Cristiano Ronaldo dell’era bianconera è diventato un trascinatore del gruppo. Ora, sottolinea Tuttosport, CR7 è un carismatico punto di riferimento per la giovane truppa bianconera: "Una sensazione nuova per chi ha sempre dato tutto se stesso perché la squadra vincesse, ma - negli ultimi dieci anni della sua carriera - si è sempre trovato circondato da altri fenomenali fuoriclasse". 

IL RETROSCENA - Questa sensazione si è fatta sentire ai primi allenamenti, quando Ronaldo ha percepito l’adorazione da parte del ringiovanito gruppo juventino: Weston McKennie, Dejan Kulusevski e Federico Chiesa, tutti cresciuti con il mito di CR7 e il sogno di poterci giocare insieme. Il senso di adorazione nei suoi confronti - scrive il quotidiano - è palpabile perfino nelle fotografie degli allenamenti, quando gli sguardi di ammirazione si sprecano. E a Ronaldo non dispiace questa nuova situazione, perché anche il ruolo di chioccia può essere stimolante, sempre con l'obiettivo di vincere. La sua presenza in campo è il monito per tutti a fare meglio. E anche Morata ha detto di lui: "È il nostro giocatore più importante e speriamo ci porti sempre fino dove lui ha in testa di arrivare". Il nuovo ruolo è servito.