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Il nuovo codice Allegri è già pubblico. Un manuale che si vede giorno dopo giorno, conferenza dopo conferenza. Allegri è ancora più schietto del passato, totalmente trasparente, anche quando sembra perdere di lucidità. Il tecnico si esprime in pubblico con le stesse che usa nello spogliatoio, forse un filo più edulcorate, ma sempre dure, pur avendo l'obiettivo di aiutare alla squadra. Vale per i più vecchi e anche per i più giovani, non solo come anagrafica, ma come esperienza alla Juventus e, soprattutto, come mentalità bianconera. 

I MESSAGGI - Allegri non ce l’ha con i giovani o con qualche giovane, però questa Juve ha un grave problema di leadership a centrocampo e anche più in su. E lui continua a mandare messaggi ai suoi giocatori per stimolarli duramente. Vuole carattere, giocate, idee e soprattutto personalità: li martella in campo, in spogliatoio e durante le conferenze stampa. Come scrive Tuttosport, c'è un motivo dietro alle parole pubbliche: "Anche se non tutti lo ammetterebbero facilmente, i giocatori (di qualsiasi squadra e qualsiasi età) sono grandi consumatori di conferenze (tv, cellulare o tablet: non fanno distinzioni). Le parole che un allenatore usa in tv sono sempre dirette anche alla squadra, che Allegri sa benissimo essere davanti alla televisione". 

IL RETROSCENA - Perché è così diretto anche in conferenza stampa, ripetendo le parole degli spogliatoio? Ha intravisto del grande talento in alcuni dei giocatori e lo vuole tirare fuori nel più breve tempo possibile, perché alla Juve serve una svolta. Un esempio vincente è e sarà Federico Chiesa, che resta uno degli migliori, ma necessita di essere sgrezzato. Allegri non gli perdona una certa leggerezza nell’interpretare le partite, dosando poco la fatica nel suo manicale strappare in avanti per arrivare al tiro o al cross. E lo ha detto. Così vale per tutti, o quasi, perché sa anche che alcuni vanno coccolati pubblicamente e strigliati in privato. Allegri ha redatto il suo codice e piano piano lo sta mostrando alla sua nuova Juve.