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Come racconta Gazzetta, esisteva un vero “metodo Paratici”. Così alla Procura di Torino definiscono gli anni di gestione sportiva alla Juve dell’ex Chief Football Officer. Un metodo che, secondo le carte dell’accusa e soprattutto diverse intercettazioni in seno a dirigenti e collaboratori bianconeri, si basa sull’utilizzo massiccio e “malsano” (cit. Stefano Bertola, ex direttore finanziario del club) di plusvalenze. Dal 2018 al 2021, anno in cui ha lasciato Torino per Londra, Paratici aveva potere di firma sulle operazioni sino a 50 milioni. "Se Fabio si svegliava la mattina - dice in un’intercettazione Cherubini a Bertola - e aveva mal di testa o beveva un bicchiere poteva firmare 20 milioni senza dirlo a nessuno. Era pericoloso".