SUBENTRATO - L'esterno del Sassuolo è partito sempre titolare tranne nella gara contro il Galles, con l'Italia già qualificata agli ottavi e Mancini che aveva fatto un po' di turnover (Bernardeschi a destra e Chiesa a sinistra nel tridente). Federico invece ha giocato poco più di 90' totali in quattro partite, entrando spesso dalla panchina e per provare qualche accelerazione. E' lui il jolly di Mancini, che l'ha sempre inserito per affondare definitivamente gli avversari quando erano stanchi. Lui invece è fresco, freschissimo; sta meglio del compagno e mette la freccia per superarlo nelle gerarchie.
DIFFERENZE - Rispetto a Berardi Chiesa è più offensivo - questo il motivo per il quale nel debutto con la Turchia ha preferito l'altro - punta l'avversario e parte dritto per dritto sulla fascia; difficilmente viene verso il centro. Diverso invece il lavoro del giocatore del Sassuolo: Berardi tende ad accentrarsi cercando il tiro a giro o l'uno-due con il compagno, lavora di più in fase difensiva, si stanca di più e difficilmente gioca tutta la partita. Per la partita contro il Belgio Mancini ha ancora quattro giorni e mezzo per decidere chi scegliere dei due, consapevole che Chiesa sta vivendo un momento magico e che un suo lampo ha portato l'Italia ai quarti.