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Poco più di una settimana fa, si è tornato a discutere del caso Iuliano-Ronaldo, in occasione dell'anniversario di quel Juventus-Inter che finì nella bufera. Lo scontro tra il centrale bianconero ed il fenomeno brasiliano è ancora una ferita aperta, secondo i tifosi nerazzurri, eppure non sembra esserci l'intenzione di rimarginarla. Anzi, tutt'al più se ne aprono di nuove, perché d'altronde il campo delle polemiche potrebbe regalare sorprese più positive di quanto non dica quello da gioco. Perché parlare del gol di Paulo Dybala che ha chiuso l'ultimo Derby d'Italia? No, meglio tornare indietro nel tempo, guardare al passato, grazie anche alla complicità di Giuseppe Pecoraro, ex procuratore federale, che ieri ha provato a sganciare la bomba. 

L'esplosione si è sentita, anche se il suono è sempre lo stesso. Già, perché come per il caso sopracitato del '98, oggi non si parla d'altro che del secondo giallo non dato a Miralem Pjanic in occasione della sfida tra Juve e Inter nel 2018. Dal giallo mancato, che sarebbe costata l'espulsione, alle registrazioni che non si trovano, dei colloqui tra arbitro e VAR in quel giorno. Insomma, come per la buona trama di un film, servono intrighi e complotti per tenere gli spettatori incollati allo schermo. 

Così, da due giorni non si parla d'altro, con gli episodi arbitrali che fungono da vero e proprio paravento per nascondere la realtà. Una realtà complicata da accettare, perché richiederebbe uno sforzo che non tutti vogliono fare. Allora, molto più facile appellarsi ai poteri oscuri, alla manina del diavolo che interviene, guarda caso, sempre in favore della Juventus. D'altronde, ogni vent'anni vanno cambiati gli slogan, almeno nel mondo del calcio, altrimenti si rischia di cadere nel tranello della propaganda politica, che mantiene i tormentoni anche per più tempo: qui però, siamo di fronte più al sentimento di persecuzione costante, che si respira ogni volta che la Juve sembri fare un torto a qualcuno. Nel '98, quindi, c'è stato il fallo di Iuliano, nel 2018 il giallo a Pjanic. Cosa aspettarsi per il 2038?