L'ATTACCO A DE LAURENTIIS - ""Conoscete una persona che fa un affare da 90 milioni di euro ed è triste? Quando perdi il tuo giocatore più importante, la responsabilità di chi è? Quando tu vuoi tutti i giorni dimostrare che tu sei il buono e che il cretino è mio fratello… Si cerca sempre di far passare per cretino il calciatore, perché controlla la passione del tifoso, il presidente no. Quando tu vuoi essere più importante dei giocatori, e lui è così, si sbaglia. Ora non voglio più parlare del presidente del Napoli, gli darei troppa importanza".
L'ADDIO AL NAPOLI - "Potrei scrivere un libro sull’addio di Gonzalo. Sono stati giorni speciali, soprattutto per quello che abbiamo vissuto a Napoli e per tutto l’amore che ha ricevuto dalla città. Anch’io ho vissuto la stessa emozione perché ho tantissimi amici napoletani. Al di là della situazione sportiva, rimane il calciatore e la persona. Siamo stati tre anni lì, abbiamo conosciuto cose importanti. Il tifoso forse non conosce la parte interna di quello che succede intorno al giocatore ed è normale che si arrabbi con me. Sono passato per l’artefice del passaggio di Gonzalo alla Juve".