commenta
Le questioni di lavoro di Mauro Icardi hanno preso il sopravvento sulla cronaca sportiva. Tant'è: non ci fosse nulla per cui combattere - dalle parti di Appiano Gentile - qualcuno potrebbe pure capirlo. Ma con un'Inter non ancora certa della Champions, e con tanto ancora da capire in queste ultime tre giornate, forse dare troppo risalto a un paio di foto in bianco e nero, provocantissime, non è un esercizio profondo d'intelligenza. In ogni caso: chi ha attaccato, si è ritrovato subissato dalla difesa strenua di Wanda. Che ha detto: 'Lui, con la sua carriera, fa quello che vuole'. Ci mancherebbe. 

PRESA DI POSIZIONE - Foto del genere si sono viste sempre e comunque. Ne ha fatte Beckham, vero idolo in questo senso; ne hanno fatte tanti azzurri che di bianconero si sono vestiti pure in campo. L'ha fatto Bonucci, forse poco più di cinque anni fa. Eppure, le polemiche non trovavano spazio. Non erano così ingigantite. Restavano nel limbo dei cattivi pensieri che restavano pensieri. Bei tempi. Anzi: proprio pazzeschi. Quando uno poteva pensare il meglio o il peggio del prossimo, ma lo teneva per sé, come scrigno in cui custodiva i propri estremi. Alla fine, pure quella di Icardi, è stata una presa di posizione. Chiara e netta. Con lui e sua moglie davanti a tutto, senza paure o vergogne. Il bianco e il nero può indicare la Juve? Forse. Perché le parti si parlano e quella di Agnelli resta la grande occasione di Mauro, quella che gli consentirebbe di restare in Italia e di provare a vincere tutto. Non sarebbero certamente un problema, due scatti e un po' di fantasia. L'importante è che in campo, quei colori, vadano sudati per davvero.