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Non è stata una stagione facile, in casa Juve. Ma non lo è stata neanche per gli arbitri, spesso in partite in cui i bianconeri erano implicati. E allora vanno lette anche così le parole di Juan Cuadrado dopo la partita di Bologna. "Non è un caso. Ci sono stati altri episodi con noi", aveva raccontato il colombiano ancora pieno di adrenalina al Dall'Ara. Ma a cosa si riferisce? E' un discorso naturalmente in generale, sull'andamento di alcuni fischi in questa stagione. E Juan, più di tutti, ricorda lì dove le cose si sono messe peggio del previsto: era Milan-Juve, e il crollo arrivò anche per quel fallo di Theo Hernandez su di lui. Mai fischiato. Chiaro ed evidente errore, ma non da Var. 

IL SOSPETTO - In più, vanno aggiunte le ultime ed eclatanti decisioni contro i bianconeri. La prima, a Roma, con la Lazio: Milinkovic spinge Alex Sandro e poi fa gol. Fallo? No, niente. Situazione che somiglia a quanto accaduto con Orsolini, poco prima che quest'ultimo s'involasse per prendere il calcio di rigore su fallo di Danilo. Niente fischio, pure qui, niente di niente. E allora è facile alimentare il sospetto, non per cultura ma per prove a tratti schiaccianti. Cuadrado, che pure spesso in area penetra e cerca il contatto, ha alzato la voce. E per quanto ufficialmente Allegri e il club preferiscano non parlare degli arbitraggi (di tanto in tanto, giusto un riferimento alla Salernitana e al gol buono poi diventato fantasma), le storture iniziano a essere tante. Impossibile guardare dall'altra parte.