FESTA E ATTESA - Inizia però con un'attenzione particolare, soprattutto nei confronti dei tifosi: giochi e quiz, rigori sotto la Sud, la sensazione che solo l'attesa di inizio anno sa regalare. Ecco: il volto nuovo resta Weah, accolto dagli applausi. Ma nulla in confronto a quanto raccoglie Vlahovic. E poi Danilo. E poi Pogba, osannato nonostante il ritardo di condizione e il tentativo di recuperare il (troppo) tempo perduto. Dietro la panchina di Allegri, si vede persino Bonucci: ha firmato qualche autografo e visto gli ormai ex compagni. C'è la festa, dunque. E c'è uno spot, uno spazio, per ribadire prevalentemente la propria voce: ancora su Lukaku, ancora contro.
TUTTI PRESENTI - Ad ascoltare ci sono tutti. C'è chi lo scambio tra RL9 e DV9 l'ha chiesto - Allegri -, c'è chi glielo sta organizzando, ossia Manna e Giuntoli. C'è pure chi l'ha avallato, Maurizio Scanavino, Amministratore Delegato, ricevuto con una stretta di mano e un abbraccio dal presidente Ferrero e dal CEO Exor, John Elkann, con il proprio figlio al suo fianco. La massima dirigenza avrà naturalmente preso nota, così come - a suo tempo - ha annotato tutti i buchi di bilancio. Sarà impossibile accontentare tutti, ma dalla festa Juve si sente un unico coro. Che sembra un grido d'allarme.