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Una Juve a cinque stelle, così come abbiamo raccontato qui. Ma è una Juve che dovrà compattarsi, evitare i personalismi, essere Juventus nell'anima e non solo in campo. Come racconta La Gazzetta dello Sport, è in arrivo "un progetto tattico visionario. Coraggioso perché ad altissimo rischio. Soltanto Guardiola ha tentato soluzioni così estreme". 

DA COSA PARTIAMO - Una Juve fondata sull'attacco, questa è l'idea di Andrea Pirlo. Si legge ancora su quotidiano: " Quando la Juve ha la palla, lascia tre difensori (uno dei quali esterno di ruolo e di manovra); tiene due mediani centrali a protezione (non avendo un regista puro); e propone cinque uomini offensivi, quasi in linea". Dunque, sempre in superiorità numerica. O quasi. 

ESTERNI - Cuadrado e Chiesa, da una parte e dall'altra. Esterni interscambiabili che fanno la fortuna dell'allenatore. Poi Ramsey, che in fase difensiva si schiaccia sull'esterno e tiene botta in fase di non possesso. Ecco cosa permette alla Juve di cambiare, di mutarsi, di innovare i numeri e quindi i moduli. 3-4-2-1 e 3-2-4-1 le idee di partenza, in difesa però è un 4-4-2 vecchio stile. Squadra asimmetrica, che si muove. E in tutto questo, Ronaldo?

TOCCA A RONALDO - Il sistema sarebbe in effetti studiato per lui, per CR7. A Kiev, Ronaldo avrebbe preso il posto di Ramsey, nonostante il prezioso contributo in copertura del gallese (che il portoghese non avrebbe chiaramente fatto). Difficile immaginare Dybala, Morata e CR7 assieme, anche perché il sistema è a rischio ripartenze.