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La rivincita di Gonzalo Higuain. In tanti hanno parlato male del Pipita nel corso del lockdown. Era anche facile: Gonzalo è stato tra i primi a lasciare l’Italia per tornare in patria, dalla madre malata. Poi, al rientro, l’infortunio che l’ha tenuto fuori dalla finale di Coppa Italia. Ieri è tornato in campo, e la Juve se ne è immediatamente accorta.

Higuain è nella storia del calcio italiano: l’uomo che ha segnato più gol in una singola stagione in Serie A, 36. Stiamo parlando di un fuoriclasse assoluto, magari non più nel periodo migliore della carriera, ma sempre un campione. Gli sono bastati 6 minuti con il Lecce per imprimere il suo marchio: tacco di Ronaldo, pallone a Gonzalo che, col piede teoricamente debole, il mancino, lo scaraventa in rete, sotto la traversa. Imparabile per il pur bravo Gabriel. Il gol mancava dal 6 gennaio in campionato e dal 15 gennaio in Coppa Italia.

Higuain si è ripreso subito il suo posto, al centro dell’attacco della Juve, ricordando a squadra e tifosi quanto sia importante averlo in campo. La professionalità mostrata, anche al termine della gara, induce a pensare con ottimismo a questo finale di stagione: “È stato un brutto periodo non solo per la pandemia ma per i problemi della mia mamma. Quando sono tornato è stato un momento difficile per me ma mi sono messo a lavorare: mi sono stati tutti vicino, quello mi ha spinto a fare quello che dovevo. Ho capito che la squadra aveva bisogno di me e mi sono messo sul serio per finire la stagione come si deve. Da professionista, per una società che mi ha dato tanto: era giusto che mi mettessi in moto. Sono felice per il ritorno”. La Juve ritrova Higuain, la gestione ora toccherà a Sarri. Un’arma in più che potrebbe rivelarsi decisiva.