NIENTE CURA SARRI - I numeri racimolati quest’anno dall'ex Napoli sono tutt’altro comparabili a quelli del suo passato a Torino. Il bilancio recita otto reti in 34 partite, troppo poco per essere l'unico centravanti di ruolo disponibile in rosa. Evidentemente il feeling col gol non è rifiorito con la cura Sarri, ma c’è da sottolineare di quanto il Pipita sia stato predisposto al sacrificio, in costante dualismo con il connazionale Dybala, subordinato alla presenza ingombrante di Cristiano Ronaldo, compagni già ai tempi del Real Madrid. Un’attitudine invidiabile, che però non basta alla Juventus, che sta già vagliando un ampio ventaglio di attaccanti, dal costante pallino Icardi al sogno Kane, passando dai brasiliani Gabriel Jesus e Kaio Jorge.
OPPOSIZIONE? QUESTA VOLTA NO - Nonostante la strategia della Juventus sia ben delineata, Higuain potrebbe rivelarsi un nodo difficile da sciogliere. Il mercato estivo sarà alterato dalla crisi finanziaria scatenata dall’emergenza coronavirus, crisi che recentemente la Juventus ha cercato di contenere attraverso il taglio degli stipendi di prima squadra e allenatore. Per questo potrebbe risultare fondamentale la cessione di Higuain: a quasi 33 anni, con un contratto in scadenza nel 2021 e un ingaggio di 7,5 milioni di euro, rappresenta l’occasione per alleggerire il monte ingaggi e per far registrare un’entrata, bassa, ma pur sempre un’entrata. Attenzione però, perché lo scenario della scorsa estate potrebbe ripresentarsi, ma questa volta con un effetto boomerang. Se la testardaggine di Higuain era stata ben interpretata dai tifosi, quest’anno potrebbe infastidirli, perché la sua mancata cessione potrebbe rischiare di bloccare il mercato bianconero, in un momento delicato dal punto di vista economico.