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Zdenek Grygera ha giocato quattro anni con l’Ajax e quattro anni con la Juventus. L’ex difensore, nel giorno della sfida di andata dei quarti di Champions League, parla al Corriere di Torino:

GIOCARE NELL’AJAX - “E’ una cosa speciale, a partire dallo stadio: un’arena fantastica. Ovviamente, quando arrivai all’Ajax, ne conoscevo la storia, le vittorie, e nonostante il tempo fosse passato, erano rimaste intatte tante cose. Noi difensori facevamo gli stessi esercizi di centrocampisti e attaccanti: devi davvero cercare di saper fare tutto in campo, non è un modo di dire”.

GIOCARE NELLA JUVE - “Un altro passo in avanti nella carriera. Arrivai l’anno dopo la risalita dalla B, un periodo difficile. Ma sono orgoglioso di aver fatto parte di questa storia, lì iniziammo a costruire qualcosa. Cosa significa la Juve? Beh, è una leggenda”.

LA PARTITA - “L’Ajax vorrà sfruttare il fattore campo, dentro uno stadio che sarà strapieno. Al solito, faranno un calcio molto tecnico e veloce, e con la fiducia di aver eliminato il Real Madrid. Sanno che sono arrivati qui meritatamente. L’arma in più della Juve? A parte Cristiano Ronaldo, l’esperienza e la maturità, l’abitudine a giocare questo tipo di sfide”.

DE LIGT - “Se spenderei 80 milioni per lui? Se li avessi, sì. Ora faccio il vicepresidente e il direttore sportivo dello Zlin, ma non abbiamo tutti quei soldi. E’ giovane e non ce ne sono tanti in giro in quel ruolo, e poi ha enormi margini di miglioramento. Mi piacerebbe vederlo in bianconero, dove potrebbe imparare tanto, al fianco di Bonucci e Chiellini. Del resto, l’Italia è la patria della difesa: soprattutto sul piano della tattica”.

CHAMPIONS LEAGUE - “Juve favorita? Tifo per loro, e allora dico di sì, anche se ci sono altre squadre forti. Sarebbe un trofeo meritato. Però, mancano ancora quattro partite, prima della finale. Compreso il ritorno a Torino, con l’Ajax: e lì, ci sarò anch’io”.