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Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha deciso di rompere il silenzio in merito alle recenti indiscrezioni di stampa che lo hanno coinvolto in un'inchiesta condotta dalla Procura di Perugia. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Gravina è indagato a Roma per una presunta tangente di 250 mila euro. L'indagine si focalizza sull'affidamento di un appalto in cambio del pagamento di opzioni d'acquisto su libri antichi di proprietà del presidente federale. Tuttavia, l'aspirante acquirente non avrebbe mai completato l'acquisto, ma avrebbe rinnovato le opzioni pagando la cifra richiesta, che poi Gravina avrebbe utilizzato per l'acquisto di un appartamento a Milano.

 

Gravina, parla la difesa


Secondo quanto riportato da un'agenzia Ansa, Gabriele Gravina ha manifestato volontà spontanea di essere ascoltato dai magistrati della Procura della Repubblica di Roma al fine di chiarire le circostanze attorno all'inchiesta. Successivamente, i suoi legali, gli avvocati Leo Mercurio e Fabio Viglione, hanno reso nota questa decisione. Gravina si dimostra disponibile a collaborare pienamente con le autorità competenti per far luce sulla situazione, confermando il suo impegno per la trasparenza e la chiarezza in merito alle accuse mosse nei suoi confronti.

LE PAROLE - “In ragione delle intollerabili strumentalizzazioni e delle ricostruzioni distorsive della verità dei fatti che lo hanno chiamato in causa negli ultimi giorni, pur non risultando indagato, questa mattina Gabriele Gravina ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima. L'audizione si è svolta questo pomeriggio presso gli uffici della Procura della Repubblica di Roma".

 

Gravina, 'chi é il mandante?'


La nota prosegue specificando che Gravina ha chiesto di essere sentito “al fine di tutelare la sua immagine e in virtù della piena fiducia che ripone nei magistrati che stanno seguendo il caso”. Infine gli avvocati Mercurio e Viglione concludono che "il nostro assistito è una persona offesa, per questo auspica si faccia luce quanto prima su quella che si sta profilando come una vera e propria attività di dossieraggio, rispetto alla quale si augura anche l'individuazione dei mandanti". A questo proposito, tornando alla ricostruzione de Il Corriere della Sera, riportata da claciomercato.com, il nome di Gravina nasce da una segnalazione presso la Procura di Salerno dopo le rivelazioni di Pasquale Striano ad un ex collaboratore del presidente della FIGC, Emanuele Floridi, diventato in seguito un uomo vicino al presidente della Lazio Claudio Lotito, ex proprietario della Salernitana poi ceduta nel gennaio 2022 a Danilo Iervolino. Su questa operazione, da sempre fortemente contestata da Lotito - entrato da tempo in rotta di collisione per questioni politico-sportive con Gravina - ha aperto un’inchiesta la Procura di Salerno. Nella giornata di ieri, lo stesso presidente della Lazio - già sentito a Perugia nei mesi scorsi - ha chiesto di essere nuovamente ricevuto dagli inquirenti per fare chiarezza in merito ai rumors che lo vorrebbero come “mandante” dell’indagine su Gravina.

Gravina, l'ironia dei tifosi della Juventus


Nel frattempo, dopo la notizia dell'iscrizione di Gravina nel registro degli indagati, é esplosa sui  social l'ironia dei tifosi della Juventus. Segno, questo, di quanto siano ancora fresche le ferite dello scontro tra il club bianconero e le istituzioni calcistiche, soprattutto visto quanto successo nella passata stagione. Inoltre, diversi tifosi sui social ricordano e sottolineano il rapporto tra Gravina e il presidente Uefa, Ceferin.

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