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Gli episodi cambiano le partite e rimanendo sullo stesso tema, la vittoria della Juve a San Siro è stata appunto "episodica". Un concetto che spesso viene tradotto in "fortuna". Due aspetti che a volte combaciano ma non in questo caso. I due episodi che hanno deciso Milan-Juve, ovvero l'espulsione di Thiaw e il gol di Manuel Locatelli non sono frutto del caso o comunque, non certo solo di quello. 

GOL 'VOLUTO' - La conclusione del centrocampista bianconero che ha permesso alla squadra di portare a casa tre punti fondamentali, può definirsi "fortunata" prendendo in considerazione solo la deviazione di Krunic che ha messo fuori gioco Mirante. Tornando indietro di qualche settimana però si capisce come non sia stato un gol "casuale". "Dobbiamo tirare più da fuori area, i palloni non sono quelli di 30 anni fa", aveva detto Massimiliano Allegri. E già con il Torino si erano viste più conclusioni dalla distanza. Ieri, prima di Locatelli, ci avevano già provato Rabiot, Kostic e Weah. Un consiglio o meglio una richiesta che oggi si traduce in tre punti, i più importanti dell'anno. 

ESPULSIONE  'VOLUTA' - Ancora meno "accidentale" è l'altro momento chiave del match, il rosso a Thiaw che ferma Moise Kean. Un uno contro uno rischiato dal Milan che non rappresenta una novità per la squadra di Pioli e voluto da Allegri, che sapeva di poter sfruttare l'atteggiamento particolarmente aggressivo dei difensori rossoneri, che tra l'altro avevano già "pagato" nel derby con l'Inter. Una mossa "tattica" che per funzionare doveva necessariamente passare dalla giocata dell'attaccante italiano e dall'ingenuità di Thiaw. Due episodi decisivi, andati a favore della Juve. La fortuna però, è un'altra cosa.