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Si è acceso il Derby d'Italia e il campo questa volta non è al centro di tutto. Cristiano Giuntoli contro Beppe Marotta, è questo il primo duello tra Juve e Inter della stagione, portato avanti a suon di mosse di mercato, idee e non solo. Così - si legge su Tuttosport - da quando si è insediato nel ruolo di direttore tecnico, si è peritato di rispondere sul campo a gran parte delle mosse del suo rivale numero in Italia perché ci si rinforza non solo innestando giocatori giudicati funzionali alla propria squadra ma anche impedendo che gli avversari riescano nella stessa mission. Dunque pronti via e volano subito gli “schiaffoni”.

I CASI - Il caso principale è quello riguardante Romelu Lukaku, diventato irraggiungibile telefonicamente per l'Inter proprio quando era convinta di poter chiudere per il bomber avendo raggiunto l’intesa con il Chelsea. Il motivo? I dirigenti nerazzurri scoprono che l’agente del calciatore ha flirtato con la Juventus dopo averlo fatto in precedenza col Milan e così decidono di mollare l’attaccante accusato di “alto tradimento”, stando alla narrazione che filtra dalla società milanese. E ancora, in attesa di capire il futuro del belga e, soprattutto in casa Juve, di Dusan Vlahovic, ecco il sondaggio per Morata, la seconda mossa utile in doppia versione, diretta e indiretta, con il sondaggio con l’Atletico Madrid e l’entourage del giocatore spagnolo per verificare la fattibilità dell’operazione. E non finisce qui, per gli altri "schiaffoni" riguardano gli obiettivi comuni: il terzino svedese Holm, di proprietà dello Spezia, e Samardzic, tedesco con passaporto serbo gioiellino dell'Udinese. A mettere un po' di carico, poi, è arrivato anche Beppe Marotta, che nella serata di ieri ha chiuso per l’ex juventino Cuadrado. L'estate bollente tra Giuntoli e Marotta è iniziata, tra Juve e Inter è sempre derby d'Italia.