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Un arcobaleno allo stadio Franchi, improvviso e bellissimo: la firma, tutt’altro che scontata, è di Nikola Milenkovic. Difensore centrale, terzino e da ieri anche goleador: quella contro il Chievo è la prima rete segnata con la maglia della Fiorentina, ma in Serbia ricordano bene quel “vizietto” con la porta avversaria. La verità è che la perla mostrata nel primo match di campionato rappresenta soltanto una conferma delle ottime qualità di un giocatore che, a 20 anni, ha già saputo stregare l’Europa. E in prima fila, neanche a dirlo, c’è la Juvenuts.

CANALE APERTO - “Ho vinto il contrasto, non potevo fare altro che tirare”. Già, più facile a dirsi che a farsi: la sfera schizza dal destro di Milenkovic e si insacca, come telecomandata, sotto la traversa di Seculin. Lo stadio esplode: applaudono Andrea Della Valle e Pantaleo Corvino ma, da casa, un sorriso sarà sfuggito anche aBeppe Marotta. Già, perché la Juventus si è mossa in anticipo per il difensore classe ’97, profilo corteggiato fin dai tempi del Partizan Belgrado. Il primo passo è stato compiuto con l’affare Marko Pjaca, ceduto alla Fiorentina in prestito oneroso (2 milioni) più diritto di riscatto (20 milioni) e controriscatto per i bianconeri (26 milioni). Un colpo che ha accontentato tutti: l’attaccante croato in cerca di rilancio dopo il grave infortunio al ginocchio; la dirigenza campione d’Italia che studiava da tempo la migliore soluzione per lui; quella viola, la quale aveva identificato nell’ex Dinamo Zagabria l’obiettivo numero uno per l’attacco di Pioli. Ma soprattutto, il trasferimento di Pjaca è servito ad aprire un canale per eventuali trattative future. Se Federico Chiesa è sempre il piatto forte del menù, con un Barzagli arrivato al termine della carriera Marotta e Paratici sono tornati a puntare con decisione Milenkovic. Mentre tutti osservano estasiati quell’arcobaleno, la Juve si è già attivata.

 

@mcarapex