ATTACCANTI OSTICI- "Qualche condizionamento a seconda di chi vai a incontrare ce l'hai. I primi anni di carriera mi ricordo che Bobo Vieri mi segnava spesso, aveva questo stra potere fisico e questa esuberanza che metteva in difficoltà non solo me ma anche i difensori. Nel moderno Cristiano Ronaldo mi faceva gol sempre. Incredibile. Devo dire che la cattiveria con la quale ho visto fare a lui certi movimenti in partita non l'ho mai vista fare a nessuno, vedevi quel energia cattiva frutto della determinazione di voler arrivare a qualsiasi costo. Messi anche, è unico, ha fatto vedere cose incredibili. Ho avuto la fortuna di affrontare grandi campioni come Zidane, escludo gli italiani perchè ne citerei troppi, anche Ronaldinho, Ronaldo il fenomeno. Ho sfidato campioni unici".
SE POTESSE FARE UNA SOLA PARATA- "Una non parata che per me era parata. Nella finale di Champions League contro il Milan andiamo ai rigori, noi ne sbagliamo tre, loro due. Il quarto viene Nesta a calciarlo. Arriva sul dischetto e apre il piattone, io intuisco l'angolo e mentre la palla arriva sento la certezza di pararlo, poi negli ultimi due metri prende velocità, cambia traiettoria e io vedo la palla entrare in porta. Lì mi è scesa la catena. Sono rimasto malissimo. È diventato tutto nero. Questo non significava che avremmo vinto ma ci sono rimasto davvero deluso, gelato".