Il 'SOGNO' DEL PADRE - "Ci speravo tanto. Sapevo che stava parlando con alcuni club europei e il fatto che abbia trovato l’accordo con la Juve mi ha reso veramente felice. Anche perchè il nostro legame con l’Italia è profondo, io e il mio figlio maggiore George parliamo spesso fra di noi in italiano. Timo è nato a New York, ma ha respirato questa aria".
NESSUN DUBBIO - "Spaventato? Per nulla. Mio figlio ha già dimostrato il suo valore anche nella nazionale americana. E’ un giocatore diverso da me, nessun giocatore è uguale a un altro. Ma sa comportarsi, è giovane e so che si farà valere"..