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Le immagini del fallaccio di Malinovskyi su Yildiz hanno fatto il giro del web. Il primo a parlarne è Marelli su Dazn, i tifosi della Juventus gli fanno eco, la cronaca non può che confermare: il giocatore genoano doveva essere espulso, l’entrataccia è violenta e ha rischiato di fare veramente male al classe 2005 turco.
 
Da ieri sera, però, a diventare virale sui social è un frame che si posiziona, cronologicamente, appena dopo il fallo. Un frame che ritrae Malinovskyi a brutto muso contro Yildiz dolorante a terra (è la foto che vedete in copertina a questo articolo). Un’immagine brutta, incomprensibile, certamente, ma la lettura che ne è stata data dai tifosi non sembra essere perfettamente aderente alla realtà. L’accusa è che il gruppo squadra, in quel momento, avrebbe dovuto essere al fianco di Yildiz, fare quadrato, proteggere il talentino e allontanare il calciatore rossoblù. Non è proprio così.

Genoa-Juve, Malinovskyi contro Yildiz: la ricostruzione

 
Come dicevamo, Malinosvskyi va a brutto muso contro Yildiz appena Massa fischia il fallo, poco dopo l’intervento. In quel momento, la Juventus è in una fase di elastico, dopo essersi riversata all’attacco per cercare il gol vittoria, rischia di subire il contropiede e corre frettolosamente all’indietro per rinculare e, per quello, la zona del fallo rimane isolata. Dopo poco, però, arriva Milik che spintona via Malinovskyi mentre l’arbitro ha ancora il cartellino giallo alzato, qualche secondo ed arriva Chiesa a parlare con l’ucraino. Passa ancora poco tempo ed è il capitano Danilo a presentarsi faccia a faccia con Malinosvkyi che nel frattempo stava ancora discutendo con Yildiz che, da parte sua, gli spiegava dove era stato preso dopo essersi rialzato. Insomma, si può certo discutere su tempismo e calore della presa di posizione della squadra, ma non si può affermare che non ci sia stata, dato anche il momento del match.
 
In più, nel primo tempo, c’è un altro esempio che dimostra che il gruppo c’è e la protezione del compagno non è un aspetto secondario. Gatti sbaglia i tempi di un intervento e scalcia Sabelli: giustamente è fallo. Dragusin corre verso l’arbitro protestando platealmente: subito irrompe Danilo che dice al difensore, in maniera piuttosto plateale, di smetterla e difende le intenzioni – rudi ma oneste -, di Gatti.
 
Per concludere, le osservazioni dei tifosi sono sicuramente corrette, in questo senso qualcosa di più si può fare. Ma come spesso accade, un frame non aiuta a comprendere il quadro generale.