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Nove goal fatti in sei partite fino ad ora ma tutti racchiusi in tre gare (Como, Verona, PSV). In sostanza quindi, la Juventus non ha trovato la rete in metà delle gare disputate. Un dato che non può non preoccupare in vista delle prossime partite. Soprattutto perché dal nuovo ciclo guidato da Thiago Motta ci si aspettava una produzione offensiva decisamente superiore. E qui nasce il tema, che tipo di allenatore è l'italo-brasiliano? 


Equivoco Thiago Motta: annunciato come allenatore giochista e rivoluzionario


A sviluppare questo argomento è la Gazzetta dello Sport, che parla di equivoco. "La nuova Juventus di Thiago Motta, annunciato e percepito come allenatore giochista, rivoluzionario e offensivista, e forse qui si annida un equivoco". Guardando al passato infatti, troviamo un cambiamento nelle squadre di Motta. Alla prima esperienza in prima squadra, con il Genoa, "Motta chiedeva un calcio troppo ambizioso. Sconfitta 4-0 con l'Inter ed esonero. Poi allo Spezia, meno integralismo e salvezza. A Bologna la quadratura del cerchio, attaccare senza perdere di vista la fase difensiva. Risultati positivi ma sempre abbastanza contenuti nel punteggio". 
 

L'inizio con la Juventus


A che punto è il progetto bianconero dopo le prime giornate invece? In questa Juve, si legge sul quotidiano, si scorgono i principi del calcio mottiano seppure in controluce: l'aggressività al recupero palla, il possesso e il palleggio, la ricerca della verticalizzazione. Elementi che però non stanno producendo un fatturato offensivo all'altezza delle aspettative. Nelle ultime tre giornate, la Juve si è trovata di fronte ad avversari che si chiudevano per ripartire: Thiago e la squadra hanno annusato il pericolo e attaccato con prudenza, senza rischiare. Contro il PSV apeto e giochista, tutta un'altra storia. "Allora Motta è bravo in contropiede?" l'interrogativo della Gazzetta. Mancano gli automatismi e la velocità negli scambi; la trama c'è ma è sviluppata con lentezza.


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