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Adrien Rabiot resterà alla Juventus? Il francese ha lasciato Torino ormai da qualche giorno, ma senza svuotare completamente l'armadietto e senza lasciare casa in via definitiva, perché il suo futuro è ancora da definire. Intanto se n'è andato dalla città per raggiungere il ritiro della Francia, lì dove preparerà l’Europeo in Germania da giocarsi nel prossimo mese. Ma, in attesa che si entri nel vivo della manifestazione, avrà anche un po’ di tempo per riflettere sul suo futuro. Sì, perché la Juventus s’aspetta una risposta a breve, possibilmente prima dell’inizio dell’Europeo e l’offerta è già sul tavolo: un biennale alle stesse cifre attuali con opzione per il terzo anno, a cui si aggiunge anche la possibilità di diventarne il capitano, succedendo all’attuale proprietario della fascia, Danilo.
 

Juventus, Rabiot e l'offerta: le cifre e la fascia da capitano


Ecco, questa è la chiave di volta possibile, raccontata dalla Gazzetta dello Sport. Rabiot - si legge - "è arrivato a Torino a 24 anni e qui si è fatto uomo, oltre che un giocatore molto più completo e maturo di cui nemmeno il c.t. della nazionale Didier Deschamps vuole più fare a meno. La scorsa estate ha scelto di restare prolungando di un solo anno e adesso potrebbe farlo ancora (così si augura la dirigenza bianconera) ma per un periodo più lungo che gli consentirebbe di consolidare il suo ruolo di leader, in campo e nello spogliatoio". Allegri lo ha promosso vice capitano insieme ad Alex Sandro e adesso con l’uscita di scena del brasiliano resta l’unico secondo, così accettando un progetto pluriennale, per Adrien si apre anche la possibilità di diventare il primo, anche perché Danilo ha ancora un anno di contratto più un’opzione per il 2026 (abbastanza automatica). 7,5 milioni di euro più bonus è l'offerta a stagione per due anni, più uno, con la signora Veronique, mamma-agente del giocatore, che nell’ultima trattativa aveva ottenuto un ritocco al rialzo dell’ingaggio (7 milioni) e oggi potrà ribadire la sua centralità nel progetto bianconero, anche con il nuovo corso di Thiago Motta. Basterà?