1
Da Udine all'Udinese. Federico Chiesa aveva cominciato la stagione 2023-24 con il piede giusto, segnando subito, dopo 2', nel 3-0 in terra friulana. Da lì, ecco 4 gol nelle prime 5 partite, poi si è inceppato. I problemi, la tendinite, il ginocchio operato dolorante a fasi alterne, tutte cose che hanno ricominciato a tormentarlo e così è diventato più difficile. E ora, in questo 2024, sta faticando a riprendersi la centralità perduta, anche perché la condizione non è ancora al top. Il 2024 di Fede non è ancora partito, sottolinea la Gazzetta, ma potrebbe succedere domani, ancora contro l’Udinese: il 7 bianconero punta a giocare dall’inizio dopo aver smaltito la botta al piede rimediata contro l’Inter e anche la delusione per come è finito il match. Un semestre dopo, Chiesa vuole riprendersi la Juventus e senza Dusan il suo ritorno a tempo pieno è ancora più importante.

Juve, un 2024 difficile: gli infortuni, i numeri e il nuovo inizio


Chiesa invece ha fatto tutta la settimana con la squadra e si candida per essere la spalla di Arek Milik, sostituto naturale di DV9, ma dovrà vincere il ballottaggio con Kenan Yildiz, 4 volte titolare su 5 nel nuovo anno. A Federico, invece, una maglia dall’inizio in Serie A manca da quasi 2 mesi (15 dicembre a Marassi contro il Genoa, con rete dello 0-1 su rigore) e nel 2024 ha collezionato solo 57 minuti, ovvero il 12% di quelli totali della Juventus. Ha segnato un gol da subentrato nel 3-0 al Sassuolo e ha saltato 3 gare su 5. Non ha ancora i 90 minuti nelle gambe ma negli ultimi giorni si è allenato bene e spera di convincere Allegri a dargli una nuova occasione, scrive ancora la Rosea. L’Udinese è diventata la sua vittima preferita da quando veste la maglia della Juve, con 3 gol nelle ultime 3.  Ha tanta voglia di un nuovo inizio, di mettersi alle spalle gli infortuni, il dolore e i giorni tristi in cui è stato costretto a sostenere i suoi compagni da fuori, senza poter scendere in campo e senza poter cercare di incidere sulla partita, ha bisogno di tornare a sentire il feeling con il pallone, di osare, sudare e festeggiare insieme agli altri. Necessario per lui, per la Juve e anche per l'Italia, in vista di Euro2024.