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C'era di tutto nella sfida tra Juventus e Bologna andata in scena al Dall'Ara ieri sera. Il debutto di Paolo Montero alla guida della prima squadra, la probabile ultima partita davanti ai tifosi di Thiago Motta, la prima Juve senza Massimiliano Allegri. Andando oltre gli allenatori invece, è stata una serata emozionante per Nicolò Fagioli, tornato in campo dopo la squalifica. E lo è stata anche per Riccardo Calafiori, autore di una doppietta contro chi lo vuole più di tutti. 

Delusi gli "allegriani", che sul 3-0 già intonavano i cori per l'allenatore esonerato. Pareva di sentirne le riflessioni: "Visto? Senza Max , il nulla". Casomai, sul 3-0 per il Bologna, scrive la Gazzetta dello Sport, veniva da pensare come Allegri avesse lasciato macerie, una squadra con identità debole e friabile. Montero ha ristrutturato la Juve con il 4-3-3, dando fiducia al giovane Yildiz. Forse Allegri avrebbe fatto la stessa cosa, o forse no...visto che il classe 2005 è entrato al posto di Federico Gatti e non di Chiesa.

Montero ha avuto a disposizione un solo allenamento e non ha potuto incidere sul gioco ma sullo spirito si. Sotto 3-0, deve aver trasmesso qualcosa al gruppo, il senso di appartenenza e orgoglio. Lezione chiara a Thiago Motta, possibile, forse probabile allenatore della Juve nella prossima stagione: applausi per il bel gioco però mai perdersi di vista nè dare per scontato qualcosa, neppure il più favorevole dei risultati.


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