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Un punto che può valere qualcosa in ottica qualificazione alla prossima Champions, ma che lascia tutti i dubbi possibili. Su alcuni giocatori, su Allegri, sulla Juve in generale. "Juve anche ieri deludente,  Locatelli impreciso e, al solito, troppo schiacciato dietro per ispirare. Proposta sterile delle fasce", il commento della Gazzetta dello Sport sulla prestazione dei bianconeri nel derby. 
 

Torino-Juventus, il commento 


Dopo un discreto primo tempo, ancora un calo plateale, come contro la Fiorentina. E poi quei due, che dovrebbero fare la differenza, ancora una volta sostituiti, dopo tanta difficoltà, si legge. Chiesa è uscito già al 19’ della ripresa, Vlahovic al 33’. E poi, tra i temi discussi, rimane quello del tridente, su cui Allegri continua a non puntare.  Ancora una volta Yildiz è solo un’alternativa, non un rinforzo: tridente proibito. La scelta di difendere nella sofferenza il punticino, per trascinarsi verso il traguardo minimo del posto Champions racconta bene la tristezza di una stagione da comparse, riferisce il quotidiano.

I numeri della Juventus preoccupano soprattutto in attacco. Non crea e quindi non segna: è questa, si legge,  la prima colpa della Juve, quella che ha spinto la società a ipotizzare un educatore di gioco in panchina. Azioni-gol manovrate: pochissime. Per trovare una Juve che ha segnato meno di questa, bisogna rinculare di 25 anni (1998-99). E al fischio finale di Maresca, quello più soddisfatto tra i tecnici sembra Allegri, è questo il problema.  Unisciti a noi per rimanere sempre aggiornato sul mondo Juve con le pagine social de IlBianconero 
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