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La tristissima eliminazione dall'Europeo apre giorni e settimane di riflessioni a tutti i livelli. Luciano Spalletti, che ha un contratto fino al 2026 con uno stipendio di tre milioni di euro, è al centro delle discussioni. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha spiegato in una conferenza stampa che un tecnico migliore di Spalletti la scorsa estate non c'era e che bisogna continuare ad avere fiducia nel suo lavoro per il futuro. Tuttavia, la fiducia in Spalletti non è scontata, soprattutto considerando che anche la posizione di Gravina è incerta. I risultati a Euro 2024 e le prossime elezioni della Federcalcio, che per statuto del Coni dovranno svolgersi entro marzo 2025, influenzeranno il futuro del tecnico. Ne scrive Gazzetta.

Nel passato, Cesare Prandelli rassegnò immediatamente le dimissioni dopo l'eliminazione nella fase a gironi del Mondiale 2014, mentre Gian Piero Ventura e Roberto Mancini non lo fecero dopo i deludenti spareggi mondiali contro Svezia e Macedonia del Nord. Ventura fu esonerato qualche giorno dopo, mentre Mancini ripartì prima di trasferirsi in Arabia Saudita la scorsa estate. Quale sarà il destino di Spalletti, lo vedremo presto.