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Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Genoa. Tra i temi affrontati, l'imminente addio di Gonzalo Higuain e la sconfitta in Supercoppa italiana contro la Juve.

SUPERCOPPA - "Bisogna avere condizione fisica, non stiamo male. Abbiamo fatto un po' di caciara dopo il gol ma ho visto grandissimo spirito, una grande voglia di fare gol. Ho visto quello che volevo vedere, la Juventus a livello mentale ha sempre avuto qualcosa più di noi. Adesso viene il bello, voglio vedere lo stesso spirito. Domani dovremo fare la stessa partita se vogliamo portare il risultato a casa, loro a livello fisico sono molto forti".

HIGUAIN - "La squadra in questo momento, voglio essere onesto, è disturbata e preoccupata. Oggi la rifinitura non è stata il massimo. Dopo la seduta video ho parlato con lui, è meglio così anche se non c'è nulla di fatto. E' giusto andare a fare la guerra con gente pronta, Higuain non lo è. Non sono deluso da lui, sono stato giocatore. Io ho fatto di tutto, lui con me si è comportato bene. Accetto la scelta, è successo con Bonucci ma rispetto la scelta. Poteva fare di più lui e anche noi nel farlo esprimere al meglio".

PIATEK - "Devo pensare la partita di domani, l'Atalanta ha vinto e anche la Roma. Se arriva ha caratteristiche precise, se andrà via perdiamo invece un giocatore importante. Quando sarà ufficiale parlerò di Piatek".


GLI EPISODI ARBITRALI DI JUVE-MILAN - "Io mi sono comportato da dilettante, ho perso la testa. L'ho perso anche alla 5 di mattina, perchè ho sbagliato. Dovevo portare più rispetto, se c'è la Var si usa. Poi ho sbagliato per l'atteggiamento che ho avuto a fine partita. Ma se c'è la Var la devono usare come è successo alla Juve, andare a vedere il rigore non costava nulla".


LE DIFFICOLTÀ DI BONUCCI E HIGUAIN AL MILAN - "E' successo anche a me, dopo 13 anni al Milan sono andato a Sion, venivo da un problema agli occhi e dopo un po' mi è presa la scimmia e volevo abbandonare. Il passo indietro dovevo farlo io, non ho rotto le scatole su quello che non andava bene. Ero abituato a vincere e giocare con grandissimi campioni, ho fatto passi indietro, mi sono messo a disposizione. Non bisogna andare sempre alla ricerca delle cose perfette".