GOSENS - "Per lui parlano gli esiti dei medici, ha avuto lo strappo muscolare. E' difficile con esattezza i tempi, anche dalla nazionale tedesca ci hanno detto più o meno due mesi. Poi i medici esagerano sempre (ride, ndr). Purtroppo l'infortunio è serio, inaspettato, il movimento è stato strano, da solo. Inizialmente si pensava al ginocchio, per fortuna non è così".
DONNARUMMA - "Ci sono tantissimi portieri bravi, ma vale anche per altri ruoli. Alcuni giocatori vengono ritenuti determinanti per la propria squadra e poi sono andati via, ma sono stati sostituiti altrettanto bene. Anche se per me Donnarumma è eccezionale. Ma il Milan, come altre squadre, ha dimostrato di saper vendere è il modo per rinforzarsi, non è un luogo comune".
ATTACCANTI - "Muriel e Zapata, insieme a Piccoli, rappresentano gli attaccanti di ruolo. Miranchuk e gli altri sono meno attaccanti, un po' più adattati. Miranchuk? Non riesco a far giocare venticinque persone, al massimo sono undici più cinque. In questo momento Malinovskyi e gli altri, qualche volta faccio fatica anche con Ilicic a metterlo dentro. E' solo questo. Nel calcio avere tanti numeri non è la cosa più importante, a meno che non ci siano infortuni, abbiamo adesso bisogno di essere con un nucleo forte. Ci sarà tempo, spazio e possibilità per fare altri inserimenti. Miranchuk è un bravissimo ragazzo, quando uno non gioca vengono magari fuori problemi di incompatibilità... non è assolutamente così. E' solo che non riesco a far giocare tutti quanti".
DEMIRAL - "Ha sempre giocato delle buone partite ma magari con qualche incertezza. L'altra sera non ne ha avute, secondo me riuscirà a crescere tanto, ha la stessa età di Romero e con il tempo ha margini di grande crescita. Negli ultimi due anni ha giocato pochissimo, sta crescendo anche a livello di condizione. L'abbiamo preso per cercare di sostituire nel miglior modo possibile Romero".