commenta
Alle idi di marzo, il calcio italiano ha salutato il campo europeo. E' una traccia molto dura, quella pubblicata dall'edizione odierna de La Stampa, che sottolinea come in Champions siano arrivate tutte le debolezze, mancanze, preoccupazioni che questo nostro pallone ha saputo regalare. E "la delusione di copertina si chiama Juventus. O meglio, si chiama anche Inter, per come era uscita a dicembre da un girone oggettivamente difficile eppure alla sua portata". 

PROBLEMA JUVE - La Juve, però, "veniva per il secondo anno consecutivo dal migliore dei sorteggi possibili. E se un anno fa tra un Lione e l'altro era andato per aria il mondo, stavolta tra un'andata pessima ma salvata da Chiesa e un comodo ritorno da uno a zero, bastava davvero poco". Una serata normale, sì, contro una squadra che ha giocato pure in dieci per più di mezza partita. L'importante era evitare i regali e sotto l'albero il Porto ne ha trovati tantissimi. "Dopo quello confezionato da Demiral è arrivata la barriera tragicomica", e la delusione si trascina ancora, dall'anno 1996.