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Fiorentina, coreografia 'anti Juventus': scatta il ricorso dopo multa e diffida
Coreografia 'anti Juve', la Fiorentina fa ricorso dopo la multa
Nei giorni scorsi la società viola aveva presentato preannuncio per usufruire di altri cinque giorni per far esaminare gli atti ai propri legali. L'obiettivo è ottenere una riduzione della multa, se non farla togliere del tutto tenendo conto anche dei precedenti. Una risposta al riguardo è attesa entro la prossima settimana.
I precedenti
La coreografia, pur censurata dai broadcaster televisivi, era diventata ben presto virale sui social, tramite gli scatti dei presenti. Come accennato nella nota dell'ANSA, a convincere la Fiorentina al ricorso c'è anche il fatto che episodi del tutto analoghi, avvenuti in altri stadi italiani come San Siro e l'Olimpico di Roma, non erano stati sanzionati.
I motivi della sanzione contro la Fiorentina
Oltre che per la coreografia, riportante la scritta "Juve m***a", la multa e la diffida ai danni della Fiorentina erano scattate, come anticipato, anche per "cori beceri nei confronti di calciatori e tifosi della squadra avversaria" e per il lancio di "tre fumogeni nel settore dei sostenitori della squadra avversaria". Durante la partita, poi persa dai bianconeri per 3 a 0, si erano infatti uditi distintamente cori inneggianti la tragedia dell’Heysel, contro l’ex juventino Gianluca Pessotto e di stampo razzista verso l’ex di giornata Dusan Vlahovic (già preso di mira nella gara di andata all'Allianz Stadium, dopo la quale la Fiorentina pagò 20.000 euro di multa).
La reazione della Questura
Nei giorni successivi all'accaduto, la Questura di Firenze si era peraltro detta "sorpresa" per la coreografia esposta, in quanto ritenuta "difforme da quella autorizzata dal Gruppo operativo per la sicurezza". Al tifoso viola che aveva sottoscritto la richiesta di allestimento era quindi stata contestata la "violazione del regolamento d'uso dello stadio Franchi". La coreografia, comunque, non era risultata oggetto di Daspo, a differenza dei responsabili del lancio di fumogeni, per cui sono state prese in esame le immagini delle telecamere installate nell'impianto con l'obiettivo di prendere eventuali provvedimenti.
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